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Quale è meglio: il visto ESTA o il visto USA?

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Come funziona il visto ESTA? Ed è meglio il visto o l’ESTA? Infatti, queste sono domande che la nostra assistenza clienti riceve spesso. Quindi per rispondere con più profondità a queste domande abbiamo dedicato questo articolo. Innanzitutto, le considerazioni da dover fare quando si vuole scegliere tra i due tipi di visto sono rivolte alla durata del soggiorno negli Stati Uniti e lo scopo per cui si viaggia nel paese.

Visto USA o ESTA: differenze di tempo

Il visto ESTA ha una procedura decisamente più snella nei confronti del visto e dà la possibilità di permanenza negli Stati Uniti non oltre 90 giorni e 180 giorni complessivi nell’arco di un anno. Se si ha il bisogno di soggiornare oltre i 90 giorni dall’arrivo in territorio USA, si dovrà necessariamente richiedere un visto al consolato o ambasciata americana di riferimento.

Visto ESTA o USA: scopo del viaggio

Bisogna considerare anche la natura del viaggio che si vuole intraprendere. Come già scritto sopra, l’ESTA ha una procedura semplificata ed è un documento perfetto se si viaggia per turismo. Anche in questi casi potrebbe andare bene l’ESTA:

  • cure mediche brevi;
  • corsi brevi di lingua;
  • specializzazioni (meno di 18 ore settimanali);
  • transito verso altri paesi;
  • vendita o acquisto di immobili;
  • partecipazioni a fiere o convegni;
  • firme di documenti o contratti;
  • viaggi per affari in generale, se per breve tempo.

In tutti questi casi l’ESTA è sicuramente il documento ideale per te.

Dall’altra parte, nei casi in cui lo scopo di viaggio sia uno di questi:

Si dovrà assolutamente richiedere un visto che sia adeguato al proprio caso presso il consolato americano o ambasciata più vicini. Nell’articolo interamente dedicato al visto americano potrai approfondire le modalità di visto.

Anche nel caso in cui si entri negli USA con jet privato si dovrà richiedere un visto di tipo B1 o B2.

Casi di esclusione dell’ESTA

Oltre il tempo di permanenza e il motivo del viaggio negli USA esistono alcune situazioni che precludono la possibilità di richiedere l’ESTA USA. Vediamo quali:

  • nel caso in cui in precedenza sia stato negato l’ingresso negli Stati Uniti;
  • sia stato negato il visto non-immigrante;
  • siano state violate le condizioni applicabili ad un visto già ottenuto;
  • aver ricevuto una condanna penale.

In questi casi il sistema che gestisce l’ESTA riconoscerà tali fatti o comportamenti come non idonei ai requisiti del programma Visa Waiver Program (VWP) e quindi anche l’ESTA.

Se una persona ricade in una delle situazioni appena elencate, potrà comunque viaggiare negli USA, però lo strumento idoneo per farlo sarà il visto USA invece dell’ESTA.

In chiusura

Con l’introduzione dell’ESTA USA, il governo americano ha in qualche modo aggiornato il programma al viaggio senza visto (VWP) all’era delle minacce globali.

La sua procedura è decisamente più semplice e sbrigativa, dovendo essere fatta esclusivamente online (qui il link dove richiedere l’ESTA). Per chi rientra nelle modalità idonee, è sempre meglio avere l’ESTA.

Allo stesso tempo vengono esclusi dalla possibilità di richiedere l’ESTA alcuni comportamenti che potenzialmente possono presentare rischi alla politica americana in materia di controllo di flussi attraverso le frontiere. In questi casi resta sempre il visto americano come alternativa.

Guarda in questo video ideato dal nostro team per aiutarti nella comprensione delle differenze tra ESTA e visto:

Bisogna sottolineare che l’ESTA non può avere nessuna estensione, non garantisce residenza o cittadinanza, e non permette di applicare per la Green Card (residenza negli USA) o altri tipi di visti.

Infine, tieni presente che l’effettivo ingresso in territorio americano non è assicurato in nessuno dei casi: questa è una prerogativa esclusiva degli addetti del CBP (U.S. Customs and Border Protection), al momento che il passeggero sbarca negli Stati Uniti.

Scegliere l'ESTA o il VistoEsempio 1: Luigi

Luigi è uno studente di ingegneria in Italia che ha appena terminato gli studi presso il Politecnico di Milano. Lui vuole prendere parte ad un corso estivo a Chicago, della durata di due mesi (60 giorni). Le ore di studio sono dal lunedì a venerdì, dalle 9.00 alle 14.00. Quindi, in tutto 25 ore settimanali, che alla fine rilasceranno a Luigi un attestato di specializzazione in progettazione d’impianti.

In un primo momento Luigi aveva pensato di poter viaggiare con una autorizzazione di viaggio online, nell’ambito del VWP. Il suo soggiorno infatti sarebbe stato inferiore ai 90 giorni, ed il suo passaporto italiano rientra tra quelli ammessi al programma di viaggio senza visto.

Dopo averci contattato, abbiamo informato Luigi che quella che a prima vista sembrava la scelta più esatta e veloce, in realtà non rispondeva alle sue necessità. Infatti, l’autorizzazione online permette sì che si studi per un breve periodo, ma che non superino le 18 ore settimanali. Il corso di Luigi ne ha ben 25 di ore settimanali.

Quindi, tenendo conto di questo, Luigi ha proceduto alla richiesta di un visto studentesco di tipo J1 presso il consolato USA di Milano.

Meglio Esta o VistoEsempio 2: Lydia

Lydia ha incominciato a viaggiare negli USA sin da piccola, grazie al fatto di avere familiari che vivono nel New Jersey. Familiari a cui Lydia è naturalmente legata.

Questi viaggi hanno fatto nascere nella nostra protagonista la voglia di creare il proprio futuro negli USA.

Oggi Lydia è maggiorenne, e vuole trasferirsi per un periodo negli Stati Uniti, dove spera con l’aiuto della sua famiglia di stabilirsi permanentemente.

Lydia ha pensato che, non essendo sicura se le cose andassero bene, l’ESTA sarebbe stata la scelta migliore per lei. Successivamente, avrebbe cambiato il suo stato migratorio con un visto.

In realtà non è così: con una autorizzazione di viaggio ESTA è vietato lavorare e percepire uno stipendio. Se si entra negli USA con un documento di viaggio ESTA, sarà poi difficilissimo cambiare lo status migratorio qualora si voglia rimanere a tempo indeterminato.

Alla luce di ciò, Lydia ha optato per un visto di lavoro da richiedere all’ambasciata USA.

In questo brevissimo video, il caso viene spiegato meglio: