Molti giovani e professionisti italiani sognano di trasferirsi in America per inseguire le proprie ambizioni lavorative. Se una volta lavorare negli USA era piuttosto semplice, oggi si tratta di un obiettivo più complesso. Esistono, infatti, numerose leggi e requisiti che chi desidera investire nel proprio futuro negli Stati Uniti deve conoscere. In questo articolo ti guideremo attraverso le procedure necessarie per lavorare in America. Troverai, inoltre, consigli utili sui titoli di studio e professioni con maggiori possibilità di successo sul mercato lavorativo statunitense.
Indice
Lavoratori stranieri negli Stati Uniti: dati e statistiche
Prima di decidere se una carriera negli USA fa per te, è importante conoscere il mercato lavorativo di questo paese. Secondo il Dipartimento del Lavoro USA, nel 2018 il 17,1% della forza lavoro statunitense era composta da lavoratori stranieri.
I datori di lavoro americani, dunque, impiegano attivamente lavoratori stranieri ed è possibile trovare lavoro negli Stati Uniti. In particolare, sono disponibili i seguenti dati demografici sugli stranieri che lavorano in America:
- il 21,2% dei lavoratori stranieri di età superiore ai 25 anni non ha completato le scuole superiori;
- Il 36,9% dei lavoratori stranieri possiede, invece, una laurea triennale o titolo di studio avanzato.
Professioni più comuni per lavorare negli USA
Per chi vuole lavorare in America, può essere utile conoscere le professioni più frequenti tra gli stranieri nel paese. Circa il 33% dei lavoratori stranieri opera nel settore manageriale e del lavoro altamente specializzato. Le industrie più frequenti sono:
- business e finanza
- tecnologia e matematica
- medicina
- istruzione
Allo stesso tempo, il 23% degli stranieri che lavorano in America opera nell’industria dei servizi. Questi settori richiedono un minore livello di specializzazione e permettono quindi di trovare lavoro in America senza laurea:
- ambito ospedaliero
- ristorazione
- costruzione e pulizie
- cura della persona
I lavori d’ufficio e il settore della vendita occupano circa il 15% dei lavoratori stranieri negli USA. L’industria della produzione e del trasporto dei materiali occupa, inoltre, un altro 15% di lavoratori non statunitensi.
Il 14% dei lavoratori stranieri ricopre ruoli nel settore delle materie prime, dell’edilizia e della manutenzione.
È importante interpretare correttamente questi dati. Ad esempio, non tutti i lavoratori stranieri rappresentati da queste statistiche si trovano negli Stati Uniti con un visto lavorativo.
Alcuni potrebbero trovarsi in America con un coniuge statunitense o residente in USA, o per studiare. Nel resto dell’articolo discuteremo quindi di quali professioni hanno maggiori possibilità di trovare uno sponsor per lavorare negli USA.
Cosa serve per trovare lavoro negli USA? Visto necessario
Come in tutti i paesi, non è possibile semplicemente trasferirsi e iniziare a lavorare negli Stati Uniti. Esistono, ovviamente, delle leggi che regolano le modalità e i limiti entro i quali uno straniero può lavorare negli USA.
Per potersi trasferire e trovare impiego negli USA è necessario, prima di tutto, possedere un visto che includa un permesso di lavoro. La legislazione americana in tema di immigrazione è piuttosto complessa, ma possiamo suddividere i visti che consentono di lavorare in due categorie:
- visti immigratori: rilasciati a chi intende vivere permanentemente negli USA. Questi visti garantiscono nella quasi totalità dei casi la possibilità di lavorare;
- visti non immigratori, rilasciati, per esempio, a chi vuole studiare e lavorare in America. Non tutti i visti di questa categoria autorizzano però a lavorare negli Stati Uniti.
Visti immigratori che permettono di lavorare negli USA
Come detto, la maggior parte dei visti di questa categoria consente di cercare un lavoro negli Stati Uniti, o di lavorare in proprio. Se sei in possesso di uno di questi visti, o sei nella posizione di richiederne uno, avrai l’autorizzazione a lavorare negli USA.
Coniuge o familiare di un cittadino statunitense o residente permanente (visti IR e CR)
In generale, chi ottiene un visto di questo genere ha la facoltà di svolgere qualsiasi impiego nel paese.
Visti su base occupazionale (categoria E)
Da non confondere con i visti di lavoro temporanei, questi permessi interessano:
- persone con capacità straordinarie in campo scientifico, accademico, artistico o commerciale. L’abilità deve, tuttavia, essere comprovata e riconosciuta a livello internazionale. Chi rientra in questa categoria può richiedere un visto senza sponsor per lavorare negli Stati Uniti;
- professori e ricercatori con almeno tre anni di esperienza riconosciuta a livello internazionale;
- manager e dirigenti di società multinazionali o filiali di società statunitensi;
- investitori intenzionati a condurre affari in America con conseguente creazione di posti di lavoro.
Visti non-immigratori che permettono di lavorare negli USA
I visti citati finora autorizzano nella maggior parte dei casi chi li possiede a lavorare senza limitazioni negli Stati Uniti. Di conseguenza, rendono molto più semplice trovare un lavoro in America. I visti non-immigratori che troverai di seguito consentono di lavorare, ma dovrai fare attenzione ad eventuali limitazioni.
Visti di lavoro temporaneo (categoria H)
Chi non possiede i requisiti per richiedere un visto immigratorio ambisce generalmente ad ottenere questo tipo di visto. È importante, però, considerare che il numero di visti H disponibili ogni anno è limitato. I visti H vincolano inoltre a lavorare per un solo datore di lavoro. Non tutti i lavoratori sono idonei a ricevere un visto per lavoro temporaneo. La categoria H si rivolge, infatti, a:
- lavoratori altamente specializzati, che possiedono particolari titoli di studio (Visto H-1B);
- lavoratori stagionali, nel settore agricolo o meno, provenienti da alcuni paesi.
Visti per trasferimento intra-aziendale (categoria L)
Questo visto per lavorare in America si rivolge, per esempio, a chi ottiene un trasferimento aziendale dall’Italia agli Stati Uniti.
Visti per programmi di scambio (visti J)
I visti J si rivolgono a professori, stagisti e ricercatori che partecipano a programmi di scambio per lavorare in America.
Visti per studenti (categoria F)
I visti per studenti, infine, sono adatti a coloro che desiderano frequentare una scuola o università statunitense. Benché non si tratti di un vero e proprio visto lavorativo, la categoria F consente in alcuni casi di:
- lavorare nel campus universitario a regime part-time;
- lavorare come tirocinante per soddisfare un requisito curriculare accademico (Curricular Practical Training o CPT).
- lavorare dopo la laurea o diploma, generalmente fino ad un anno, in un campo attinente al proprio percorso di studi (Optional Practical Training o OPT).
Per ulteriori informazioni sul visto americano, ti consigliamo a leggere l’articolo dedicato ai visti americani.
Consigli pratici per trovare uno sponsor per lavorare negli USA
Per chi non ha i requisiti per immigrare permanentemente negli Stati Uniti, un visto H è la soluzione più semplice. Presta però attenzione: non è possibile richiedere autonomamente un visto H-1B. È necessario trovare uno sponsor per lavorare in America con questo visto.
Per iniziare, ti suggeriamo i seguenti passi:
- informati su quali aziende offrono sponsorizzazioni per visti H-1B: nonostante non esista un database ufficiale, ci sono molte statistiche online su quali aziende cercano lavoratori stranieri. Il sito MyVisaJobs, per esempio, offre statistiche sulle aziende che offrono sponsorizzazione. Ciò include il numero di sponsorizzazioni offerte e il salario medio che ricevono i dipendenti H-1B;
- se sei uno studente con visto F-1, cerca impiego presso la tua università: le istituzioni accademiche, infatti, assumono attivamente lavoratori stranieri. Inoltre, le loro richieste di sponsorizzazione non rientrano nel limite annuale di visti H-1B imposto dal governo statunitense;
- controlla le offerte di lavoro e candidati: dopo che avrai identificato possibili sponsor per lavorare negli USA, ti consigliamo di candidarti a più posizioni possibile. Una volta ricevuta un’offerta di lavoro, ricorda di informare l’azienda della tua necessità di sponsorizzazione.
Settori, aziende e professioni comuni per ottenere una sponsorizzazione
I datori di lavoro disposti a richiedere un visto H-1B per un professionista straniero sono di solito multinazionali e grandi aziende. Dopotutto, la procedura di sponsorizzazione ha un costo per l’azienda, e sono quelle più grandi a poterla sostenere. I settori ideali per chi è in cerca di un visto H-1B sono l’ambito scientifico, tecnologico, dell’ingegneria e della matematica (STEM).
Questo settore è primo tra tutti nell’attrarre talenti stranieri. Sarà, quindi, relativamente semplice trovare lavoro come ingegnere negli USA. Generalmente, queste aziende offrono le migliori possibilità di sponsorizzazione:
- Apple
- L&T Technology Services
- Tech Mahindra
- Syntel
Le aziende leader nel campo delle consulenze e della gestione aziendale sono tra i primi richiedenti di visti H-1B. Basti pensare che, nel 2018, Ernst & Young è stata responsabile del 17% del totale dei visti H-1B concessi. Se sei interessato a questa industria, queste aziende potrebbero quindi fare per te:
- Ernst Young
- Deloitte Touche
- Capgemini
- Accenture
- PWC
- Tata Consultancy Services
Come già accennato, le università americane richiedono frequentemente, e ottengono abbastanza facilmente, visti H-1B. Se il tuo obiettivo è quello di lavorare come professore o ricercatore, questi sono i migliori sponsor per lavorare negli USA:
- University of Michigan
- Johns Hopkins University
- Stanford University
- Mayo Clinic
- University of Pennsylvania
Sponsorizzazione per lavorare in America: quali requisiti?
Le autorità statunitensi hanno ideato il visto H-1B proprio per dare alle aziende la possibilità di assumere lavoratori stranieri specializzati. Di conseguenza, non tutti possono ottenere questo tipo di visto, per cui valgono requisiti specifici.
Titolo di studio
Per essere idoneo alla sponsorizzazione, devi soddisfare uno dei seguenti requisiti:
- essere in possesso di almeno una laurea triennale (o bachelor’s degree statunitense) nel tuo campo di specializzazione;
- in alcuni casi, disporre di una licenza o certificazione che autorizza a esercitare la tua professione;
- tuttavia, in assenza dei precedenti requisiti, bisogna almeno dimostrare di avere esperienza equivalente a quella di una laurea triennale.
Trovare lavoro in America senza laurea attraverso una sponsorizzazione può essere dunque piuttosto complesso. Ciò non vale, ovviamente, per i lavoratori non laureati con permesso di soggiorno o altro tipo di autorizzazione all’impiego.
Natura dell’impiego
Per permetterti di accedere a una sponsorizzazione, la posizione per cui ti candidi deve rispettare almeno uno di questi parametri:
- il lavoro in questione deve richiedere almeno una laurea triennale;
- il lavoro richiede generalmente una laurea triennale nell’industria di riferimento. In alternativa, la sua specificità deve essere tale da necessitare obbligatoriamente di una laurea triennale;
- l’azienda richiede abitualmente una laurea triennale per questo tipo di lavoro.
Ricorda, infine, che identificare un’azienda disposta a richiedere una sponsorizzazione non garantisce di trovare lavoro negli Stati Uniti. Le autorità statunitensi potranno infatti approvare o rifiutare la richiesta di sponsorizzazione dell’azienda. Non tutte le richieste approvate portano poi all’ottenimento del visto.
Una volta che avrai ottenuto il visto H-1B potrai rimanere negli Stati Uniti per 3 anni, fino a un massimo di 6. Fortunatamente, questo tipo di visto ammette l’intento migratorio e quindi di richiedere una Green Card o residenza permanente negli USA.
Errori da non fare quando si cerca lavoro negli USA: ESTA e visti turistici
Ottenere un’autorizzazione all’impiego per gli Stati Uniti può essere difficile. Per questo motivo, alcuni tentano di trovare un lavoro senza un visto o trovandosi in America con un visto turistico. È però assolutamente vietato cercare lavoro o lavorare mentre si è negli USA con un’ESTA.
L’autorizzazione di viaggio elettronica è adatta a chi desidera visitare gli Stati Uniti o partecipare a conferenze o incontri d’affari. Chi, al contrario, non rispetta queste restrizioni può compromettere la propria possibilità di viaggiare e lavorare negli USA.
Queste sono alcune delle possibili conseguenze:
- impossibilità di usare un’ESTA in futuro: anche se cittadino di uno stato aderente al Visa Waiver Program, sarà necessario richiedere un visto turistico;
- difficoltà nell’ottenere visti per gli Stati Uniti: infrangere le leggi di immigrazione statunitensi può in alcuni casi precludere la possibilità di ottenere nuovi visti in futuro;
- divieto di viaggio negli Stati Uniti: nei casi più gravi, le autorità statunitensi possono decidere di vietare l’accesso al paese a chi contravviene alle sue regole.
Conclusione: è possibile lavorare in America?
In questo articolo abbiamo discusso le modalità per trovare lavoro negli USA e le professioni con maggiori probabilità di successo. Lavorare in America per i cittadini stranieri è assolutamente possibile, ma può risultare più complicato di un tempo.
Anche se le porte del paese rimangono aperte, soprattutto ai lavoratori altamente specializzati, ottenere un visto lavorativo è spesso complesso. Se, invece, hai residenza permanente negli Stati Uniti, trovare lavoro in America con o senza laurea sarà più semplice. Il tasso di disoccupazione è infatti tra i più bassi degli ultimi anni ed il 2020 è quindi un ottimo momento per trovare lavoro.