Le elezioni presidenziali americane sono un evento di interesse mondiale. Ogni quattro anni i cittadini americani sono chiamati ad eleggere il proprio presidente. Il sistema elettorale americano è, però, molto complesso e diverso dal nostro sotto molti aspetti.
In questo articolo approfondiremo, quindi, il funzionamento del sistema elettorale degli USA. Vedremo qual è il ruolo delle elezioni primarie e quello dei grandi elettori. Discuteremo, poi, delle responsabilità e dei requisiti del presidente degli Stati Uniti.
Indice
La forma di governo degli Stati Uniti
Prima di approfondire il funzionamento del sistema elettorale americano è bene comprendere quale forma di governo vige negli USA.
Gli Stati Uniti sono una repubblica presidenziale federale. Due elementi di questa denominazione sono fondamentali per inquadrare il sistema politico americano:
- presidenziale: la denominazione della forma di governo statunitense pone quindi l’attenzione sulla centralità della figura del presidente. Vedremo, poi, quali sono i suoi poteri e le sue responsabilità;
- federale: uno stato si definisce federale quando contiene al suo interno ulteriori entità governative con potere sovrano. Nel caso degli USA si tratta dei 50 stati federali.
Gli stati federali mantengono una maggiore autonomia rispetto a, per esempio, le 20 regioni amministrative italiane. Secondo quanto sancito dalla costituzione degli Stati Uniti, ciascuno stato ha infatti potere amministrativo e governativo.
Negli Stati Uniti si trova, oltre ai 50 stati federali, anche un distretto federale: il distretto di Columbia (District of Columbia).
Il ruolo del presidente degli Stati Uniti d’America
Trattandosi di una repubblica presidenziale, il presidente degli USA ha poteri più vasti di quelli del presidente della repubblica in Italia. Infatti, secondo l’ordinamento politico degli Stati Uniti, il presidente ha il potere esecutivo del governo federale, applicando le leggi. Non solo, è anche il comandante in capo delle forze armate statunitensi.
Il potere legislativo è attribuito al congresso degli Stati Uniti d’America, l’organo legislativo del paese. Il congresso è una struttura bicamerale formata da:
- Camera dei rappresentanti: formata da 435 deputati, eletti ogni 2 anni;
- Camera del senato, formata da 100 senatori il cui incarico dura 6 anni.
La Corte Suprema degli Stati Uniti detiene, invece, il potere giudiziario del sistema politico del paese.
Chi può concorrere alle elezioni del presidente degli USA?
Per poter concorrere alla carica di presidente degli Stati Uniti è necessario soddisfare i seguenti requisiti:
- essere cittadino americano dalla nascita: dunque, i cittadini naturalizzati non possono aspirare a questo ruolo;
- avere compiuto almeno 35 anni;
- risiedere negli Stati Uniti da almeno 14 anni.
Il mandato del Presidente degli Stati Uniti risponde, inoltre, ai seguenti criteri:
- il mandato del presidente dura 4 anni;
- l’incarico del presidente inizia formalmente il 20 gennaio successivo al giorno delle elezioni;
- il presidente può essere rieletto solo una volta, quindi per un totale di due mandati consecutivi;
- in caso di morte o dimissioni del presidente, il suo vicepresidente ha il compito di terminare il mandato;
- una volta terminato il mandato, il presidente non diventa senatore, come accade, ad esempio, in Italia.
Altri poteri del presidente americano
Oltre al potere esecutivo, chi vince le elezioni americane ha accesso ad ulteriori competenze.
Il presidente nomina 9 dei giudici della corte suprema. Di fatto, quindi, il presidente esercita la sua influenza anche sul versante giudiziario del paese.
Da parte sua, il congresso ha il potere di approvare delle proposte di legge. Il presidente può, tuttavia, apporre il proprio veto, bloccando questa azione. A questo punto, la proposta di legge ritorna al congresso per un nuovo voto. I membri del congresso possono tentare di sovrastare il veto del presidente per approvare comunque la proposta di legge. Questo può, però, avvenire solo alle seguenti condizioni:
- voto a scrutinio palese: il voto non sarà più quindi segreto;
- requisito di una maggioranza dei 2/3 dei votanti: questa eventualità è assai rara. Implica, infatti, che dei membri dello stesso partito del presidente votino contro la sua decisione.
Come si elegge il presidente americano? Un sistema a tre fasi
Il sistema elettorale americano è più complesso di ciò che può sembrare dall’esterno. Il giorno delle elezioni presidenziali non è, infatti, l’unico momento che determina la scelta del presidente degli Stati Uniti. Questo processo si sviluppa, in realtà, in tre fasi:
- elezioni primarie;
- elezioni presidenziali;
- voto dei grandi elettori al collegio elettorale.
Di seguito vedremo in dettaglio in cosa consiste ciascuna di queste fasi.
Chi può votare negli Stati Uniti?
Il diritto di voto negli Stati Uniti è praticamente universale. Possono, infatti, votare per eleggere il presidente tutti i cittadini che abbiano compiuto almeno 18 anni, la maggiore età USA.
I cittadini di tutti gli stati possono, inoltre, votare per eleggere i propri rappresentanti al congresso. Fanno, però, eccezione i cittadini residenti nel distretto di Columbia e nei territori non incorporati degli USA.
Questi includono Guam, Porto Rico, le Isole Marianne Settentrionali e le Isole Vergini americane. Prima del 1971, era possibile votare solo a partire dai 21 anni.
Le elezioni primarie americane
La costituzione americana non prevede, né regola, l’istituzione delle elezioni primarie. In realtà, però, le elezioni primarie di partito si svolgono ininterrottamente da un secolo.
Di conseguenza, quindi, in America le votazioni primarie possono tenersi diversamente a seconda dello stato o del partito. Durante le elezioni primarie, i cittadini determinano in modo diretto il candidato alla carica presidenziale per il proprio partito.
Queste elezioni si svolgono generalmente nel corso di 5 mesi. Durante questo periodo, una serie di primarie e convention determinerà quali delegati parteciperanno alla convention finale di partito.
Durante quest’ultimo evento, si determinano i nomi del candidato al ruolo di Presidente e Vicepresidente per ciascun partito. Questi due candidati formano il cosiddetto ticket presidenziale del partito.
I maggiori partiti in corsa per le elezioni presidenziali sono generalmente quello Democratico e quello Repubblicano. In realtà, però, possono concorrere anche candidati indipendenti.
Sono, infine, ammessi automaticamente alla votazione del presidente USA il presidente uscente e il suo vicepresidente. Ciò è, però, possibile solo a patto che il presidente non abbia già completato due mandati.
Le elezioni presidenziali degli USA
La procedura elettorale presidenziale degli USA è, di fatto, una votazione indiretta. Quando votano, i cittadini americani esprimono la propria preferenza per un candidato al ruolo di presidente.
Di fatti, però, votano per il gruppo di grandi elettori che sostiene quel candidato. La figura dei grandi elettori, che approfondiremo in seguito, è, dunque, cruciale per comprendere come funzionano le elezioni USA.
Ciascun cittadino può scegliere di votare per un candidato specifico. In alternativa, può decidere di votare per tutti i candidati collegati a un partito politico.
Le elezioni presidenziali sono un processo altamente decentralizzato. Di fatti, lo scrutinio elettorale si svolge a livello statale. Ciò significa che il conto dei voti avviene separatamente in ogni stato.
Il sistema di votazione funziona secondo il principio del winner-takes-all, in italiano “il vincitore piglia tutto”. Di conseguenza, il candidato che ottiene la maggioranza dei voti ottiene tutti i grandi elettori attribuiti a un determinato stato.
I grandi elettori americani
Per comprendere appieno il meccanismo elettorale di questo paese, bisogna prima capire cosa sono i grandi elettori americani.
I grandi elettori, o presidential electors, hanno il compito di rappresentare i cittadini americani all’interno del collegio elettorale. Questo ha, a sua volta, il compito di votare per uno dei candidati al ruolo di presidente USA.
Ogni stato ha diritto a un numero variabile di grandi elettori, che si basa sulla sua popolazione. Il numero minimo è, in genere, di 2 grandi elettori per stato. Gli stati con il maggior numero di grandi elettori sono, invece, la California (attualmente 55) e il Texas (attualmente 38).
Il candidato presidenziale con il maggior numero di voti in uno stato ottiene tutti i grandi elettori di quello stato. Il Maine e il Nebraska sono, però, un’eccezione. L’elezione dei grandi elettori si svolge qui, infatti, con il metodo proporzionale.
Secondo il sistema elettorale americano, i grandi elettori sono 538. Questi si suddividono in:
- 100 Senatori;
- 435 Deputati;
- 3 grandi elettori a rappresentare il distretto di Columbia.
Il collegio elettorale degli USA
Una volta che le elezioni presidenziali determinano chi sono i grandi elettori americani, questi formano il collegio elettorale. Solo a questo punto è possibile determinare il nome del nuovo presidente americano e del suo vicepresidente.
I grandi elettori sono chiamati a votare per uno dei candidati presidenziali presso il campidoglio del proprio stato. Legalmente, questi non sono obbligati a votare per un candidato specifico.
Normalmente, però, questi votano per il candidato che hanno pubblicamente sostenuto e che ha vinto i seggi del loro stato. Nella storia americana, infatti, i casi di faithless electors, o elettori infedeli, sono stati pochissimi.
I grandi elettori americani votano a scrutinio segreto. Vince il candidato presidenziale che ottiene almeno 270 voti. Lo stesso criterio vige anche per la scelta del vicepresidente. Una volta terminata la votazione, il congresso ha il compito di tabulare i voti.
Data delle elezioni americane
La costituzione americana determina il periodo in cui si svolgono le elezioni presidenziali e il collegio elettorale.
- elezioni primarie: iniziano generalmente con il Caucus dell’Iowa tra l’inizio di gennaio e l’inizio di febbraio di ogni anno bisestile. Durano 5 mesi e si concludono di solito a giugno;
- elezioni presidenziali: per ciò che riguarda le elezioni USA quando si vota è definito dalla costituzione. Questa prevede che il giorno delle elezioni presidenziali (Election Day) si tenga il martedì successivo al primo lunedì di novembre. Ciò evita che il giorno delle elezioni possa coincidere con il 1° novembre, poiché questo è un giorno festivo. Le elezioni presidenziali si svolgono ogni 4 anni, sempre in anni bisestili.
- collegio elettorale: i grandi elettori esprimono il proprio voto il primo lunedì successivo al primo mercoledì di dicembre. Il congresso tabula i voti la prima settimana di gennaio;
- inaugurazione della presidenza: la nuova presidenza inizia il 20 gennaio successivo alle elezioni.
Un esempio concreto: voto delle elezioni presidenziali USA 2020
Per comprendere meglio lo svolgimento delle elezioni presidenziali statunitensi che hanno eletto Joe Biden, ecco la sequenza temporale delle elezioni del 2020:
- elezioni primarie: dal 3 febbraio al 23 giugno 2020;
- elezioni presidenziali (Election Day): 3 novembre 2020;
- collegio elettorale: 14 dicembre 2020;
- tabulazione dei voti al congresso: 6 gennaio 2021;
- inaugurazione della presidenza di Joe Biden: 20 gennaio 2021.
Il sistema elettorale americano in breve
La tabella di seguito riassume le tappe e il funzionamento delle elezioni presidenziali statunitensi.
Elezione | Chi vota | Per cosa si vota |
---|---|---|
Elezioni primarie | Cittadini americani maggiorenni | Candidati di partito al ruolo di presidente e vicepresidente |
Elezioni presidenziali | Cittadini americani maggiorenni | Grandi elettori americani, rappresentanti di ciascuno stato |
Collegio elettorale | Grandi elettori | Presidente e vicepresidenti degli USA |
Il sistema elettorale americano: democrazia indiretta
Come abbiamo visto, il sistema elettorale degli Stati Uniti è piuttosto complesso. Le sue radici affondano fino alla fondazione del Paese e della sua democrazia. In questo sistema, i cittadini americani non votano direttamente per un candidato alla presidenza.
Saranno, infatti, i grandi elettori ad avere l’ultima parola sull’elezione del presidente degli USA. Questo sistema vuole assicurare rappresentanza anche ai cittadini degli stati più piccoli e delle aree rurali. Oggi è, però, oggetto di scrutinio e polemica.
Comprendere il funzionamento del sistema elettorale americano è essenziale non solo per i cittadini statunitensi. Tutti, infatti, possono trarre vantaggio dalla comprensione del meccanismo che elegge i personaggi politici più influenti del mondo.
In questo video TED (sottotitolato in italiano) potrai avere ulteriori informazioni sui collegi elettorali americani:
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