Capita spesso che i cittadini stranieri vogliano soggiornare negli USA più a lungo dei 90 giorni concessi dalla legge ai turisti. Quindi, alcuni di questi optano per uscire e poi rientrare negli USA, trascorrendo un breve periodo in Messico, Canada, o un paese dei Caraibi, per poi ottenere nuovamente altri 90 giorni di soggiorno in America.
Il rientro negli USA e i controlli della CBP
Tuttavia, sebbene questo permesso venga concesso fuori dal paese, la Customs and Border Protection può bloccare il viaggiatore al suo rientro, fermandolo alla frontiera per violazione della legge sull’immigrazione. Infatti, rientrare negli USA in tali circostanze è vietato.
In altre parole, se è vero che uscire dagli Stati Uniti per poi rientrare nel giro di pochi giorni consente di azzerare i 90 giorni massimi, è anche vero che l’agente di immigrazione ha un gran margine di discrezionalità per lasciar rientrare o respingere il viaggiatore. Caso l’ingresso sia negato, per i successivi 10 anni il mal capitato avrà serissime complicazioni nell’ottenere qualsiasi altro permesso di viaggio per gli USA.
Qual è la soluzione per soggiorni più lunghi di 90 giorni negli USA?
Nel caso in cui si abbia la necessità o il desidero di rimanere più a lungo dei 90 giorni previsti dall’autorizzazione ESTA, esiste la possibilità di richiedere un visto USA più esteso all’ambasciata americana del paese di provenienza. Sicuramente è sempre meglio seguire le prassi raccomandate dal governo americano che incorrere nelle problematiche sopra descritte.
Rientrare negli USA dopo 90 giorni
Dunque, alla domanda “dopo quanto tempo si può rientrare negli USA?” dobbiamo rispondere: la legge non prevede un termine. Certamente, un’uscita abbinata ad un rientro fatti apposta per azzerare il periodo di permanenza non rientrano nelle modalità consentite dalle autorità americane. Questa manovra per ovviare la normativa americana è severamente sconsigliata.