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Thanksgiving Day: storia e tradizioni del Giorno del Ringraziamento

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Il Giorno del Ringraziamento è una delle ricorrenze più famose e sentite negli Stati Uniti. È un momento di raccoglimento e devozione nei confronti di Dio e della propria famiglia. Costituito da numerosi simbolismi e richiami storici, sono tanti i motivi per cui si festeggia questo evento. Allora, scopriamo insieme la storia e l’origine del Thanksgiving Day.

Che cos’è il Giorno del Ringraziamento?

Il Giorno del Ringraziamento è un giorno per ringraziare Dio per le sue numerose benedizioni per il raccolto e per le cose buone della propria vita ricevute nell’anno appena trascorso.

È un giorno molto atteso, una delle feste più importanti dell’anno, ed è quella che apre la stagione del Natale esprimendo la propria gratitudine al Signore insieme ad amici e familiari.

Gli interi Stati Uniti celebrano questa giornata, diventata ormai una festa secolare. Al Ringraziamento, infatti, ci si riunisce con la propria famiglia e con gli amici per mangiare, bere e guardare il football americano, il tutto in un clima di gioia e festa.

Le città principali organizzano anche sfilate di massa, complete di carri allegorici, bande che suonano a festa, palloncini gonfiabili e pupazzi giganti, come la classica sfilata a New York, organizzata della Macy’s:

Sfilata dei grandi magazzini Macy's a New York per l'occasione del giorno del ringraziamento
Sfilata Macy’s a New York

Quando e dove viene festeggiato il Thanksgiving Day?

Di consuetudine, il Giorno del Ringraziamento si celebra negli Stati Uniti il quarto giovedì di novembre di ogni anno e in Canada il secondo lunedì di ottobre.

Infatti, il Giorno del Ringraziamento 2019 si celebrerà negli Stati Uniti il 28 novembre e in Canada il 14 ottobre.

Qual è la storia del Giorno del Ringraziamento?

La festa americana del Thanksgiving ha origini cristiane, ma si è universalizzata dopo che Abramo Lincoln la rese ufficiale in piena Guerra di Secessione. Le sue origini sono legate all’arrivo dei padri pellegrini e all’incontro con i nativi americani.

Nel 1620, una nave chiamata “Mayflower”, piena di oltre cento persone, lasciò l’Inghilterra e navigò attraverso l’Oceano Atlantico verso il Nuovo Mondo. La maggior parte dei viaggiatori proveniva da un gruppo religioso chiamato “Separatisti”.

Si erano separati dalla Chiesa d’Inghilterra perché non erano più d’accordo con le sue credenze. I gruppi di separatisti furono infatti dichiarati fuorilegge in Inghilterra e furono costretti ad emigrare nei Paesi Bassi dove poterono praticare liberamente la loro religione.

Successivamente ricevettero il permesso e i fondi dall’Inghilterra per stabilire una nuova colonia nel Nuovo Mondo. Avevano intenzione di stabilirsi vicino ad altri coloni lungo la costa meridionale.

Presero però il largo e attraccarono più a nord, nell’attuale Baia di Capo Cod, nello stato del Massachusetts. Il 21 dicembre 1620 arrivarono in un posto sulla baia dove trovarono un villaggio indiano abbandonato. Si stabilirono lì e chiamarono la nuova casa Plymouth.

Il loro primo anno nel nuovo insediamento fu molto difficile. La maggior parte dei pellegrini, come si definivano, provenivano da città inglesi e non sapevano come vivere nel deserto. Non erano abili cacciatori perché in Inghilterra la caccia era destinata solamente all’aristocrazia.

I tempi difficili e l’aiuto degli indiani

Nel primo anno, metà della colonia morì a causa di varie malattie e forse tutti sarebbero morti se non avessero ricevuto aiuto e addestramento dagli abitanti nativi, gli indiani Wampanoag.

Nel marzo del 1621, una delegazione di indiani Wampanoag, guidata da Massasoit, il loro capo militare, arrivò all’insediamento dei pellegrini.

Il loro scopo era quello di concordare un accordo con i coloni. Ai coloni sarebbe stato permesso di rimanere sulla terra di Wampanoag in cambio di protezione contro un gruppo indiano rivale. Massasoit portò con sé un indiano che si chiamava Tisquantuman, il quale conosceva un po’ di inglese e contribuì alla comunicazione tra le due fazioni durante l’incontro.

Dipinto che ritrae il primo pranzo del Giorno del Ringraziamento negli USA, raggruppando nativi e gli immigranti appena arrivati
Il primo Giorno del Ringraziamento dipinto da Jean Leon Gerome Ferris

“Squanto”, come lo chiamavano i coloni, rimase con i pellegrini e diventò molto importante per la loro sopravvivenza. Lui e altri indiani insegnarono ai coloni come coltivare mais, un nuovo cibo per i coloni e mostrarono loro delle colture che crescevano bene nel terreno sconosciuto. Non solo, insegnò loro anche come pescare e come muoversi tranquillamente attraverso la foresta per cacciare.

Allora, perché di festeggia il giorno del ringraziamento?

Nell’autunno del 1621, i coloni stavano imparando a sopravvivere nella loro nuova casa e raccolsero abbondanti raccolti di mais, orzo, fagioli e zucche. Avevano molto di cui essere grati, quindi pianificarono una festa di ringraziamenti e un giorno speciale di preghiera.

Invitarono Massasoit che arrivò con altre novanta persone e, secondo la leggenda, portò ad arrostire tacchini e carne di cervo. Alla festa c’erano anche vongole, pesce, anguille, pane di mais, zucca, noci, mirtilli e altri cibi. La festa fu pianificata in parte anche per ringraziare gli indiani per aver insegnato loro come vivere nel deserto e come reperire e cucinare determinati cibi.

Senza gli indiani, i primi coloni non sarebbero sopravvissuti, e quindi negli anni successivi per mantenere vivo il ricordo di quanto avvenuto i coloni hanno continuato a celebrare il raccolto autunnale con una festa.

Il Thanksgiving diventa legge

Dopo che gli Stati Uniti dichiararono l’indipendenza nel 1776, il Congresso raccomandò di avere un giorno di ringraziamento per l’intera nazione. Al tempo, George Washington suggerì la data del 26 novembre. Molto tempo dopo però il Ringraziamento divenne una festa ufficiale, in gran parte per merito degli sforzi di Sarah Josepha Hale, una nota editrice e scrittrice della metà del 1800.

Nel 1863, infatti, Sarah persuase il Presidente Lincoln a proclamare ufficialmente una data come giorno di Ringraziamento, convinta che osservarlo avrebbe unito il Paese e lo avrebbe riappacificato, durante il periodo difficile della Guerra di Secessione (conosciuta anche come Guerra Civile). Lincoln, a seguito delle pressioni di Sarah, dichiarò l’ultimo giovedì di novembre il giorno ufficiale del Ringraziamento.

Finalmente nel 1941, il quarto giovedì di novembre divenne ufficialmente una festa legale federale. Il Ringraziamento cade in una data diversa ogni anno. Perciò, il Presidente deve proclamare la data ogni anno come festività ufficiale. Nel proclama, il Presidente rende omaggio alla storica osservanza e al significato del primo Ringraziamento a Plymouth nel 1621.

Cosa si mangia il Giorno del Ringraziamento?

Tutti sanno che il tacchino è la portata principale per la maggior parte delle celebrazioni del Ringraziamento. Ma come ha fatto il tacchino a diventare il pasto tradizionale di oggi? E quali altri piatti sono mangiati al Ringraziamento?

Proprio come una moderna cena del Ringraziamento, la festa di Plymouth nel 1621 conteneva una meravigliosa varietà di cibo. Tuttavia, molti dei loro piatti apparirebbero fuori luogo su un moderno tavolo del Ringraziamento.

Tra i cibi consumati quel giorno c’erano:

  • cervi;
  • pesci;
  • aragoste;
  • vongole.

Mentre questi cibi sembrerebbero insoliti piatti del Ringraziamento al giorno d’oggi, altri cibi che hanno mangiato al tempo sembrerebbero invece perfettamente appropriati, come ad esempio:

  • frutta;
  • bacche;
  • tacchino;
  • zucca.

Il tacchino fa da padrone

Il tacchino è sempre stato il fulcro del pasto del Ringraziamento. È un uccello originario del Nord America. Sembra quindi più che corretto che sia la portata principale di una festa tutta americana.

I riferimenti al tacchino come piato del giorno del Ringraziamento si possono trovare già al tempo di Alexander Hamilton, ritenuto uno dei Padri fondatori degli Stati Uniti, il quale affermava che “nessun cittadino dovrebbe astenersi dal mangiare il tacchino il Giorno del Ringraziamento”.

Da qualche anno si è radicata una simpatica e particolare tradizione che vede questo animale come protagonista della festa anche fuori dalle tavole imbandite. Alcuni giorni prima del Giorno del Ringraziamento alla Casa Bianca si svolge una cerimonia tradizionale: la cerimonia della grazia presidenziale a due tacchini. Sotto una delle cerimonie del periodo di Barack Obama:

Presidente USA Obama che tocca e grazia il tacchino per il giorno del ringraziamento
Cerimonia del perdono del tacchino

In pratica, il Presidente degli Stati Uniti risparmia la morte di due tacchini, destinati alle tavole del Giorno del Ringraziamento. I due tacchini così salvati vengono imbarcati su un aereo – volo in prima classe – e inviati a Los Angeles perché possano partecipare alla parata di Main Street a Disneyland.

Quanto tacchino si consuma negli USA per il Giorno del Ringraziamento?

Si stima che gli americani consumino quasi 50 milioni di tacchini (piatto tradizionale del Thanksgiving Day) ogni giorno del Ringraziamento. Con un peso medio di ogni tacchino di 7kg, ciò significa che oltre 300 tonnellate di tacchino vengono consumate ogni giorno del Ringraziamento.

Spetta tradizionalmente al capofamiglia l’onore di tagliare le carni in presenza degli altri familiari e ospiti. Prima di tutto deve essere affettato il petto del tacchino. Guai a tagliare il petto in pezzetti, solo le fette sono ammesse!

Di solito il tacchino è servito con vari condimenti e ripieni a base di pane mescolato con una miscela di erbe e spezie. Castagne, sedano, uvetta, mele, tacchino e persino ostriche sono inoltre miscelati nel ripieno. In molte parti del paese, usano il pane bianco o di grano per preparare il ripieno. Tuttavia, nella parte meridionale del paese, è tradizione usare pane di mais.

Ma il tacchino non è certamente l’unico alimento nel moderno menù del Ringraziamento. Tra i tanti altri cibi proposti per il tradizionale pasto del Ringraziamento ci sono:

  • purè di patate;
  • salsa di mirtilli rossi;
  • mais;
  • fagiolini;
  • patate dolci;
  • uova ripiene;
  • vari tipi di insalata.

La torta di zucca e non solo

Numerose zucche colorate pronte per essere preparate
Zucche

I dolci ci portano ancora più nella tradizione del Ringraziamento. Il dessert più importante in tutto il paese è la torta di zucca (anche le zucche sono originarie del Nord America). Si stima che ogni giorno del Ringraziamento vengano mangiate circa 50 milioni di torte di zucca.

Oltre alla torta di zucca, sono popolari anche altri tipi di torta, tra cui quella alle noci pecan, alle mele e alle ciliege. Queste pietanze e molte altre hanno contribuito a rendere il Ringraziamento la festa speciale che è al giorno d’oggi. Col passare del tempo, non c’è dubbio che questi cibi deliziosi continueranno a essere una parte significativa della festa americana del Ringraziamento.

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